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Racconto di un sogno. Nel sogno io sono fuori dal mondo e sto guardando il pianeta
terra da un altro posto.
Mi sento bene e provo un senso di liberazione dalle pene
quotidiane: finalmente fuori dal caos terrestre e dai problemi
della vita.
Dalla mia faccia e dai miei lineamenti traspare tutto lo sforzo
compiuto e la mia persona sembra trasfigurata dalla sofferenza
passata.
Sono nel primo stadio del paradiso.
Davanti a me un lungo corridoio, alla mia sinistra una lunga
finestra attraverso la quale vedo il pianeta e alla mia destra
delle porte.
Entro in una camera arredata semplicemente con qualche mobile
poco appariscente: un tavolo e due sedie, su cui due bambini
stanno seduti, parlando e guardando serenamente, mentre un gatto
scappa qua e là giocherellando.
Avanzo e fermatomi a pochi passi dai bambini con le mani sui
fianchi e le gambe dritte m’inchino profondamente prima verso
l'uno e poi verso l'altro.
I bambini si alzano, si muovono nella stanza e mi parlano, mentre
io li seguo con il gattino, che cammina tranquillo tra i nostri
piedi.
Sono di nuovo sulla terra, incontro Stefano e gli racconto quello
che mi è accaduto.
Stefano mi dice: hai visto quanto poco tempo sei stato li;
te l'avevo detto che se uno non è in grado di reggere il paradiso
può starci solo per breve tempo.
87070 Plataci (CS)
Stamati Domenico
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